SULMONA – “Accetto la sfida”. Queste le prime parole che il neo amministratore unico del Cogesa, Nicola Sposetti, ha rilasciato all’indomani della sua elezione con unanimità avvenuta nell’assemblea ordinaria dei soci. “Ho detto sì con spirito costruttivo e con la consapevolezza delle responsabilità che discendono dall’assunzione dell’incarico”- afferma Sposetti- “ovviamente non ho piena contezza dello stato dell’arte ma sono altresì edotto che sicuramente saranno molteplici le criticità da affrontare”. Effettivamente il momento storico non è dei più rosei per la partecipata peligna che aveva proclamato lo stato di crisi lo scorso anno e che recentemente ha depositato il piano di ristrutturazione del debito, al vaglio del Tribunale: un ritorno al patrimonio netto dal 2024, esito partecipato e positivo degli accordi di ristrutturazione con 151 creditori, ovvero l’88,2 per cento, ma soprattutto nessun taglio alla pianta organica che comprende 215 dipendenti. Quanto al risanamento, che avverrà in cinque anni, si punta al recupero dei crediti d’imposta e alla ristrutturazione del debito per un totale di 5 milioni circa. Secondo gli esperti, nonostante la mancanza di flusso in cassa, uno degli effetti positivi è il totale della disponibilità bancaria che ammonta a 4 milioni circa per poter far fronte alle spese. Confermati gli investimenti del piano Css e piano fotovoltaico mentre non ci sarà alcun taglio tra il personale, fermo restando la gestione dei 43 contenzioni per i livelli superiori. Il piano prevede un accompagnamento graduale dei lavoratori inabili con ricambio generazionale a costi agevolati. Lunedì ci sarà il passaggio di consegne con il cda uscente e la prima grana per Sposetti è l’opposizione presentata del comune di Sulmona che potrebbe rientrare all’esito di un confronto come annunciato dal sindaco, Gianfranco Di Piero, secondo il quale le “incongruenze emerse andavano trattate come tali”.