SULMONA – Ancora momenti di alta tensione l’altro giorno, nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, per un collaboratore di giustizia che è salito sul tetto della struttura per protesta. Dalle prime informazioni raccolte si tratterebbe di un gesto dimostrativo le cui cause restano ancora sconosciute. L’allarme è fortunatamente rientrato in poco tempo grazie al pronto intervento del personale di polizia penitenziaria operante che ha riportato la calma e ha fatto desistere il detenuto. Si tratta di un collaboratore di giustizia, con qualche problema psichiatrico sulle spalle. Un episodio simile si era verificato nei giorni scorsi quando un altro detenuto, dopo aver svolto l’attività sportiva nell’apposita area, si era arrampicato in un’inferriata perchè, a suo avviso, non era ancora giunto il momento di rientrare in cella. Anche questo caso è stato gestito e risolto dagli agenti senza problematiche di sorta. Tuttavia la tensione resta alta dietro le sbarre. Nei mesi scorsi le sigle sindacali avevano chiesto il trasferimento in altra struttura dei reclusi psichiatrici o, in subordine, l’invio di personale specifico in carcere. D’altronde resta significativa la carenza di organico in una struttura penitenziaria che è ormai prossima all’ampliamento.