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“Entro l’estate potremmo avere il documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap) di collegamento ferroviario L’Aquila-Marsica, che permetterebbe di allacciarsi alla tratta Pescara-Roma per un raggiungimento più rapido della capitale”. Lo affermano il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, dopo il nuovo incontro operativo del gruppo di lavoro istituito tra Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs), Regione, Comune e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, volto proprio ad esaminare le ipotesi di un potenziale nuovo collegamento L’Aquila-Marsica, al fine di migliorare le connessioni tra i capoluoghi dell’Italia centrale compresi nel cratere sismico e Roma.

“In questa sede è stata dichiarata conclusa la prima fase – aggiunge il presidente – e dunque proseguono i lavori per i primi approfondimenti progettuali dell’opera. Nel mio prossimo incontro, già programmato per mercoledì prossimo, con il ministro Matteo Salvini, oltre alla Roma-Pescara, discuterò anche di questo progetto strategico per la nostra regione”.

“Anche questo ulteriore passo avanti segna il percorso di rinascita dei nostri territori che via via acquisiscono sempre più centralità. Si pensi all’esplosione dei flussi turistici negli ultimi 5 anni, nonostante il covid – sottolinea il sindaco –  Il collegamento così immaginato diviene fondamentale per avvicinare Roma all’Aquila che assume il ruolo di cerniera tra il Tirreno e l’Adriatico e mette in sicurezza le nostre aziende, ci rende più attrattivi e, soprattutto, dà un senso alla ricostruzione, agli investimenti che stiamo compiendo con il Pnrr. L’ultimo esempio è quello sul centro del Servizio civile universale che sarà una vera e propria cittadella diffusa dedicata ai giovani che verranno all’Aquila dall’Italia e dall’estero e a cui saremo in grado di offrire una città vivibile, bella, connessa e rigenerata”.

Nel corso dell’incontro, inoltre, “ho rappresentato l’esigenza – conclude Biondi – che la priorità va data alla velocità dei collegamenti, quindi anche con la riduzione all’essenziale delle stazioni intermedie”

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