banner
banner

SULMONA. Sei giovani identificati e indagini a tutto campo. Prosegue l’inchiesta sulla rissa con accoltellamento che si è verificata, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, in piazza Vittorio Emanuele a Castelvecchio Subequo. Il nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Sulmona, che si sta occupando del caso, ha identificato in totale sei giovani, coinvolti in vario modo nella discussione. I militari stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune e stanno raccogliendo tutte le testimonianze, per valutare le singole posizioni e adottare dei provvedimenti. La prossima settimana, per almeno tre dei sei, che hanno avuto un ruolo da protagonista nella rissa, scatterà probabilmente la denuncia alla procura della repubblica di Sulmona, che ha aperto un fascicolo sul caso. Stando alla ricostruzione effettuata dai militari, è venuto fuori che la rissa è scoppiata per futili motivi, forse per qualche apprezzamento per una ragazza o per un bicchiere di troppo. Alle 3.30 dello scorso 19 luglio, nella piazza del paese, alcuni giovani si sono affrontati prima con parole e minacce verbali e poi con le botte. Nel corso della colluttazione, che ha coinvolto principalmente due fratelli romani, originari di Molina Aterno, di 17 e 22 anni e un 27enne di Castelvecchio Subequo, è spuntato un coltello e forse anche una pistola, come riferito ai carabinieri da un testimone. Ad avere la peggio è stato il 27enne che è stato ferito con una coltellata al torace. Immediatamente soccorso dai presenti, è stato trasferito in ambulanza nell’ospedale di Sulmona dove i medici lo tengono tuttora sotto osservazione. La buona notizia, tuttavia, è arrivata ieri. Il giovane è fuori pericolo e ne avrà almeno per venti giorni anche se resta ricoverato per ulteriori accertamenti. L’arma ha sfiorato il polmone. “Io ho solo difeso un amico in difficoltà. Stavo sedando gli animi quando mi hanno aggredito”- ha dichiarato il 27enne agli inquirenti, nell’immediatezza dei fatti. Anche il 22enne romano è finito in ospedale, riportando ferite guaribili in dieci giorni, come stabilito dai medici dell’ospedale peligno. La rissa, infatti, si è sviluppata in più fasi. Dopo l’aggressione a coltellate in piazza, i due fratelli di Roma sarebbero stati inseguiti nei vicoli del paese da altri giovani del posto che volevano vendicare il loro coetaneo. I carabinieri stanno quindi cercando di ricostruire nel dettaglio l’episodio di violenza, chiarendo le singole posizioni. La procura della repubblica ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Le ipotesi di reato sono rissa e lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma e dai futili motivi. Nei prossimi giorni arriveranno i primi avvisi di garanzia.

Lascia un commento