Stamane le comunità dell’Appennino centrale hanno ricevuto udienza da Papa Francesco. Tutti riuniti insieme enti locali, Presidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138, sindaci del cratere, i Vescovi delle nostre diocesi, i Prefetti, i Rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche. Ovviamente c’era anche il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli che ha dichiarato: “Quella di oggi è stata una giornata davvero speciale, di forte spiritualità che ha dato ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale. Un’esperienza che porterò sempre con me. Il Santo Padre ha rivolto parole di vicinanza e di sostegno nei confronti delle nostre comunità, verso le quali, sin dal 2016, ha manifestato grande vicinanza ed empatia. Nel suo intervento ha toccato temi decisivi, che riguardano molto da vicino il lavoro che quotidianamente svolgiamo. In particolare quello legato alla sostenibilità ambientale, che è strettamente connessa con la ricostruzione nel cratere, che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio.
Non a caso anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla ricostruzione materiale. Le persone che voglio restare, o venire a vivere in queste terre, devono beneficiare di adeguati servizi, opportunità di lavoro e condividere un ambiente comunitario. Attraverso NextAppennino è proprio ciò che stiamo facendo. Il carattere ‘comunitario’ che abbiamo dato a questa ricostruzione è davvero il tratto distintivo che è alla base del cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione. Poter ascoltare insieme le esortazioni e le parole di sostegno di Papa Francesco – conclude il Commissario – ci fa tornare a casa arricchiti nello spirito e ancora più di desiderosi di compiere il nostro dovere fino in fondo, senza risparmiarci mai”, conclude Castelli.