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SCANNO. Si svolgeranno domani alle ore 15, nella chiesa di Albano Laziale, i funerali di Luca Persiani, il noto pilota 40enne, precipitato la scorsa notte, sul sentiero che collega il piano delle cinquemiglia a Frattura, frazione del comune di Scanno. Il via libera è arrivato dal sostituto procuratore, Edoardo Mariotti, al termine della ricognizione cadaverica effettuata dal medico legale, Maurizio Di Cioccio, il quale ha stabilito che il 40enne è morto sul colpo. Il magistrato ha disposto il sequestro della jeep, non appena sarà recuperato dal sentiero impervio. Operazione che risulta piuttosto complicata. La camera ardente, allestita finora nell’obitorio dell’ospedale di Sulmona, si sposterà nel paese di origine di Persiani. A curare il servizio funebre l’impresa Di Due di Pacentro. Stando alla ricostruzione effettuata dalla guardia di finanza del soccorso alpino, che sta indagando sulla vicenda, è emerso che il 40 e la sua amica di 27 anni, L.G., erano partiti nel pomeriggio di lunedì da Albano Laziale fino alla montagna abruzzese per una escursione. Dopo aver atteso il tramonto e aver cenato, i due hanno deciso di tornare a casa, in considerazione anche delle avverse condizioni atmosferiche. Il 40enne, arrivato nei pressi di un ripetitore dei vigili del fuoco, avrebbe perso l’orientamento a causa della nebbia, imboccando un sentiero sbagliato e scosceso. “Scendi subito che è pericoloso” avrebbe detto Persiani alla giovane di 27 anni che era con lui nell’abitacolo. Un’accortezza che ha salvato la vita alla donna. L’automobilista avrebbe quindi tentato in diversi modi di risalire, ma la situazione è apparsa compromessa. Quando ha capito che non poteva fare più nulla, si sarebbe lanciato dal mezzo in corsa, precipitando per centinaia di metri. Anche il mezzo è finito in un burrone, dopo essere scivolato per seicento metri nel bosco. La ragazza non ha potuto fare altro che urlare e chiamare i soccorsi. “L’ho visto lanciarsi dalla jeep e morire davanti ai miei occhi. Mi sono sentita impotente, ha detto la donna ai soccorritori che sono riusciti a raggiungere il sentiero intorno all’una e trenta di questa notte, dopo circa due ore, a causa della nebbia. La giovane è stata trasportata all’ospedale di Sulmona in buone condizioni. Sul posto sono intervenuti anche i volontari del soccorso alpino e speleologico, i vigili del fuoco di Sulmona, i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro

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