SULMONA – “L’ing. D’Aurelio è stato nominato componente la commissione esaminatrice del concorso per il reclutamento di un dirigente tecnico per il 4° settore Ambiente e Infrastrutture non ai sensi dell’art. 23, comma 4 del Regolamento, quale dirigente ad interim di tale settore, bensì ai sensi dell’art. 23, comma 3, n. 2 del medesimo Regolamento, in qualità di esperto delle materie di concorso”. Lo ha messo nero su bianco il Tar Abruzzo che ha respinto il ricorso depositato dall’ingegnere, Fabrizio Petrilli, escluso dalla prova orale dopo aver sostenuto con un punteggio di 39 punti le prove scritte. Secondo il ricorrente, assistito dall’avvocato Tommaso Marchese, il Dirigente non poteva essere membro della commissione giudicatrice poichè la nomina non sarebbe conforme alla legge, vista la proroga di incarico che non sarebbe prevista dalla vigente normativa. Per il Tar “il ricorso deve essere rigettato, essendo irrilevante, ai fini della legittimità del provvedimento di nomina della commissione esaminatrice, la questione inerente alla legittimità del decreto sindacale”, cioè la nomina di D’Aurelio. I giudici amministrativi, che avevano precedentemente accordato la sospensiva, hanno quindi rigettato il ricorso, volto a selezionare il Dirigente del quarto settore. Il Tar ha quindi recepito la tesi dell’avvocato, Marina Fracassi. Nella prova orale sono stati ammessi sono due dei sedici candidati. La trafila ora, salvo un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, può ripartire.
Andrea D’Aurelio