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SULMONA. Il giudice del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha disposto una perizia per A.A., finito alla sbarra per il furto con scasso che risale a dicembre 2022. L’uomo, difeso dall’avvocato, Stefano Michelangelo, si era reso responsabile di ben 12 furti in appartamento, dal 2013 al 2016, per poi rivendere la refurtiva ai compro oro. Anche per tali episodi era stato sottoposto ad una perizia che aveva attestato l’incapacità d’intendere e volere al momento del fatto. Per le sue acrobazie, che poneva in essere per rubare in casa, era stato ribattezzato “Arsenio Lupin” di Sulmona. L’uomo è accusato di aver rotto il finestrino di un’auto che, era stata lasciata in sosta per soli trenta minuti, nel quartiere di via XXV Aprile, sotto alla sua abitazione di Sulmona. Nella borsa custodita all’interno della vettura, di proprietà di una donna rientrata dall’Inghilterra, aveva rubato 2 mila sterline, ovvero 2300 euro in contanti. Per quel furto, il figlio della donna si fece giustizia da solo, presentandosi sotto casa del presunto ladro, oggi imputato, “condannandolo” alle botte. Se era o meno capace, in quella occasione e in altri furti commessi nell’ultimo periodo, lo deciderà il perito, Mario Di Napoli, incaricato dal giudice, su richiesta dell’avvocato difensore, Stefano Michelangelo

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