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SULMONA – Rischio malore in ospedale per i congiunti dei pazienti presi in carico nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Il disagio va avanti da qualche settimana da quando è stato delocalizzato il gazebo allestito in precedenza, adibito ora per la sanificazione dei mezzi. Nel piazzale del pronto soccorso si è quindi creato una sorta di salotto, con tanto di pachine, ma le bollenti temperature hanno recato non pochi fastidi agli avventori in attesa  della diagnosi dei propri congiunti. L’area di attesa, ovvero il gazebo, era stata prediposta lo scorso novembre per venire incontro alle esigenze dell’utenza per gestire al meglio  gli accesi in tempo di emergenza pandemica da Covid-19. L’ingresso in pronto soccorso è consentito solo agli utenti come previsto dal protocollo. I congiunti restano fuori e nei giorni con punte di accesso più alte è facile incappare nel caos e nei disagi. In verità, va rilevato, che nell’ultimo periodo si è registrato un boom di accessi per  prestazioni non proprio meritevoli di assistenza sanitaria.  Per cui il problema, quello vero, si verifica dentro il reparto. Il rischio di intasare il sistema rimane alto se si considera  la carenza di personale e la filiera delle procedure, ovvero lo svolgimento del tampone per la presa in carico nel pronto soccorso e per le consulenze con le ore di attesa. Per cui è necessario rilanciare un appello all’uso corretto dell’ospedale, evitando gli “accessi inutili”, fermo restando che i disagi vanno ridotti al minimo, anche nel piazzale esterno. (a.d’.a.)

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