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SULMONA – “La posizione assunta sul progetto di riforma dei Consorzi da parte della consigliera, da sempre fieramente professatasi ‘ragazza di destra’, ha tutto il sapore di una squallida ritorsione contro la Lega che sulle decisioni della maggioranza regionale non le fa toccare palla, condannandola alla marginalità come marginali e di ‘bottega’ sono gli interessi da lei finora perseguiti”. Il duro attacco alla consigliera regionale Marianna Scoccia, sulla riforma dei consorzi di bonifica e sulla vicenda del Consorzio Interno-Sagittario, arriva dal coordinamento del Centro Abruzzo di Italia Viva che mette a segno la prima mossa politica, dopo la presentazione della compagine avvenuta nei giorni scorsi. Il riferimento è al compenso previsto per il Direttore unico del consorzio ( 120 mila euro annui) e all’assunzione di un funzionario amministrativo con stipendio annuo da 75 mila euro. “Tutto questo avviene”- rilevano da Italia Viva- “in un ente che versa in situazioni finanziarie tutt’altro che floride e che riesce a sopravvivere solo grazie ai considerevoli esborsi da parte degli agricoltori ed ai fondi di rotazione regionali. Così come avviene in un territorio attraversato da una gravissima crisi occupazionale, ma che riesce, evidentemente grazie alle scelte illuminate di taluni decisori politici, a garantire lautissime retribuzioni solo a pochi fortunati. La questione è stata sottoposta, invano, anche all’attenzione della Commissione Garanzia della Regione.A questo punto, sarebbe opportuno che la Scoccia, a meno di essere affetta da una vistosa forma di strabismo, volgesse il suo sguardo in casa propria, sulla gestione del Consorzio di Pratola Peligna e sugli stipendi che i suoi fedelissimi, posti ai vertici dell’ente, hanno dispensato ad alcuni dipendenti”- concludono da Italia Viva.

Andrea D’Aurelio

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