SULMONA – E’ stata depositata, questa mattina, una risoluzione urgente in consiglio regionale per contrastare il problema della sovrappopolazione dei cinghiali. A dare seguito alla “battaglia†contro gli ungulati dopo l’ultimo grave incidente automobilistico, il consigliere regionale, Mario Olivieri che da mesi sta conducendo un’azione serrata sul problema che è molto sentito sul territorio abruzzese. “In queste ore due persone lottano tra la vita e la morte dopo avere tentato di evitare tre cinghiali che occupavano indisturbati una corsia della Strada Statale 652 Fondovalle Sangro – ha dichiarato Olivieri -. Ora più che mai si rende necessaria e indifferibile una presa di coscienza da parte delle istituzioni sulle problematiche relative alla diffusione del cinghiale, che stanno interessando tutto il paese e gran parte dell’Europa, ma che in Abruzzo sono più critiche e diffuse che altrove, per via della capillare promiscuità di vaste aree protette con i territori a caccia programmata e quindi di territori a diverse finalità e impostazioni di gestione della fauna selvaticaâ€. La risoluzione presentata, pertanto, impegna la Regione Abruzzo a predisporre, d’intesa con il ministero dell’Ambiente e il ministero delle Politiche Agricole e Forestali, un tavolo permanente Regione-Aree protette nazionali per la concertazione e la condivisione di un programma di gestione del cinghiale, promuovendo, soprattutto, l’adozione di misure operative gestionali univoche e risolutive in tutti i territori e accelerare la redazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, ripensare e riscrivere le leggi nazionali e regionali di settore, adeguandole alle mutate realtà socio-economiche della nostra regione. In chiosa al suo intervento il consigliere regionale è dell’avviso che sia necessario revisionare radicalmente il piano faunistico, redatto più di dieci anni fa e privo di rispondenza alla situazione all’attuale, alla luce delle variazioni ambientali e faunistiche intercorse nella regione Abruzzo e che hanno determinato l’imprevisto ripopolamento dei cinghiali nei parchi e nelle riserve. (Red)