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SULMONA – Una contropartita per la Snam, ovvero una centrale elettrica, meno impattante per la salute pubblica. A rilanciare l’ipotesi è il consigliere comunale, Maurizio Proietti, secondo il quale la stessa consentirebbe anche di sbrogliare la matassa del ricorso-ristoro. “Premesso che, insieme ad altri colleghi, sono impegnato da sempre contro la realizzazione della centrale di spinta ai fini della tutela della salute dei miei concittadini, più volte ho espresso il timore dei danni derivanti dalla combustione di qualsiasi sostanza in un territorio con particolare conformazione orografica come quello della Valle Peligna. Mi riferisco soprattutto al fenomeno dell’inversione termica. Un territorio, il nostro, che già risente dell’inquinamento dovuto ad altri tipi di emissioni (traffico e impianti di riscaldamento, con particolare riferimento ai camini e alle stufe a legna); dannose per la salute perché tra i tanti prodotti nocivi della combustione dobbiamo annoverare il benzene, noto cancerogeno”- sottolinea Protetti facendo notare che “dal momento che la centrale di spinta viene realizzata con i soldi del PNRR, mi chiedo perché non venga presa in considerazione l’ipotesi di una centrale elettrica, che sarebbe la soluzione migliore per il territorio e che ci consentirebbe comunque di ottenere una contropartita. Ipotesi tra l’altro già presa in considerazione in passato”.

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