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La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha recepito l’accordo integrativo con i medici di medicina generale per la loro partecipazione alla campagna vaccinale. L’intesa, con il provvedimento adottato oggi, diventa formalmente operativa.
L’accordo integrativo regionale era stato sottoscritto lo scorso 9 marzo dai sindacati Fimmg, Smi e Snami.
L’adesione alla campagna vaccinale dei medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale e dei medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, avviene su base volontaria e ciascuna Asl ha già provveduto ad acquisire le disponibilità.
I medici di assistenza primaria potranno vaccinare nei propri studi, al domicilio dei pazienti o nei punti di vaccinazione territoriale che saranno allestiti dalle Asl nel rispetto dei protocolli sanitari di sicurezza per operatori e pazienti. Solo in queste strutture potranno invece operare i medici di continuità assistenziale, di emergenza sanitaria territoriale e i medici specializzandi.
Sulla base del Piano vaccinale nazionale e regionale e della disponibilità dei vaccini e delle indicazioni per le quali sono approvati, verranno tempestivamente fornite ai medici indicazioni sulle categorie da sottoporre a vaccinazione. Oltre alla calendarizzazione delle operazioni sarà assicurata la fornitura delle dosi di vaccino necessarie a consentire il numero di inoculazioni periodicamente programmate presso gli studi dei medici di assistenza primaria, e il numero di inoculazioni programmate che il medico di potrà effettuare nei punti territoriali.
Il medico di assistenza primaria collaborerà anche ad integrare gli elenchi degli assistiti che hanno manifestato l’interesse alla vaccinazione attraverso la piattaforma regionale e fornirà loro tutte le informazioni necessarie, oltre ad assisterli nella compilazione preventiva del consenso informato. Si occuperà, inoltre, della sorveglianza sui vaccinati, segnalando tempestivamente eventuali reazioni avverse.
Tra qualche giorno, dunque, completati gli ultimi adempimenti sui quali le aziende sanitarie sono al lavoro fin dalla sottoscrizione dell’accordo, il sistema potrà entrare a regime.

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