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Sono complessivamente 70045 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 233 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 90 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti registra 8 nuovi casi e sale a 2355 (di età compresa tra 58 e 92 anni, di cui 4 in provincia di Chieti, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Teramo). Del totale odierno, 2 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 980231 tamponi molecolari (+4497 rispetto a ieri) e 391740 test antigenici (+2600 rispetto a ieri). Del totale dei casi positivi, 17437 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+40 rispetto a ieri), 17942 in provincia di Chieti (+84), 17682 in provincia di Pescara (+30), 16263 in provincia di Teramo (+105), 537 fuori regione (-18) e 184 (-8) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. A livello regionale, i dati dell’Abruzzo sono tutti da zona gialla. Lo sono già da settimane, ma la regione è rimasta in arancione perché il Governo per aprile ha eliminato il giallo. Tra i parametri in rapido miglioramento c’è il tasso di occupazione dei posti letto: quello relativo alle terapie intensive è sceso al 26%, a fronte di una soglia di allarme del 30%; quello dell’area medica è al 32%, rispetto ad un valore limite del 40%. Non preoccupa neppure l’incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti. Al momento il dato è pari a 100, il valore migliore registrato dall’inizio dell’anno. Bassissimo il dato della provincia di Pescara, che con un dato pari a 44 continua ad essere quella in Italia con la migliore incidenza settimanale. Ancora più basso il dato di Pescara città che, dopo 40 giorni in zona rossa, ha ora un’incidenza pari a 39. Segue il Chietino, con 83. Poi ci sono il Teramano (133) e l’Aquilano (140). Proprio nelle province di Teramo e L’Aquila si trovano i 28 comuni inseriti in zona rossa: otto nella prima e 20 nella seconda. La mappa delle maggiori restrizioni verrà ridefinita dopo la nuova riunione dell’Unità di crisi, che si terrà, come di consueto, domani.

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