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Resta confermata l’udienza di definizione nel merito – il prossimo 14 luglio – del ricorso con il quale un cittadino abruzzese contesta tutti i provvedimenti adottati negli ultimi mesi per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. La decisione è contenuta in un’ordinanza del Tar del Lazio, in risposta alla proposizione di motivi aggiunti al ricorso, proposti per contestare il Dpcm del 14 gennaio scorso nonché l’ordinanza del Ministro della Salute del 16 gennaio recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza anche per la regione Abruzzo. Il Tar, considerato che “come nei precedenti gravami, il ricorrente, residente nella Regione Abruzzo, lamenta la prolungata violazione delle libertà personali ad opera di reiterati atti amministrativi privi di copertura legislativa dei quali chiede l’annullamento previa rimessione alla Corte costituzionale della questione di legittimità costituzionale delle norme ivi individuate, formulando, in ogni caso, domanda di risarcimento del danno per illegittima e prolungata limitazione di diritti costituzionalmente garantiti”, e ribadito, come già affermato in una precedente ordinanza “che le questioni prospettate in giudizio non sono delibabili in sede cautelare ma necessitano dell’approfondimento che connota la fase di merito”, ha rilevato che, a tal fine, risulta già fissata l’udienza pubblica del 14 luglio 2021 “e che il danno che il ricorrente lamenta, consistente nella prolungata limitazione della propria libertà personale è, comunque, suscettibile di essere adeguatamente risarcito in caso di esito favorevole del presente giudizio”.

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