La Regione Abruzzo ha chiesto più vaccini al Governo: lo riferisce il presidente della Giunta Marco Marsilio e l’assessore alla sanità Nicoletta Verì. ”Abbiamo chiesto più vaccini come altre Regioni e territori che stanno nelle nostre condizioni – ha detto Marsilio – Se la tesi è che dove c’è la variante, che sta circolando in maniera più diffusa, che moltiplica i contagi e che rischia di mettere anche a repentaglio il piano vaccinale, bisogna adottare provvedimenti eccezionali, tra i quali incrementare e accelerare la vaccinazione. E quindi, se da parte del governo e del Commissario ci fossero le condizioni per soddisfare la richiesta di chi sostiene questa tesi, che noi condividiamo, che aumentare la vaccinazione nei luoghi dove è più grave il virus è opportuno, è chiaro che l’Abruzzo rientrerebbe in questo piano, e non capirei un eventuale differenza di trattamento vista la condizione con cui stanno le province dell’area metropolitana di Chieti Pescara”. ”Abbiamo chiesto in una conferenza Stato Regioni – ha detto dal canto suo la Verì – di poter avere più vaccini: il problema non è i tamponi, ma avere i vaccini che risultano essere l’arma più importante per combattere questa pandemia”.
I numeri dell’emergenza coronavirus in Abruzzo continuano ad essere altissimi. I nuovi casi sono 653: è il valore più elevato registrato negli ultimi tre mesi e, in particolare, dal 20 novembre ad oggi. E ci sono altri 17 morti. A Pescara è record di contagi in 24 ore. In quell’area dilaga la variante inglese, che è responsabile del 70% delle infezioni. In attesa del monitoraggio della Cabina di regia di domani, quando si conoscerà l’eventuale nuova collocazione dell’Abruzzo, che al momento è in fascia arancione, sembra si vada comunque verso una proroga della zona rossa per le province di Pescara e di Chieti. L’ordinanza che ha istituito le maggiori restrizioni, infatti, scadrà domenica. “Questo dobbiamo sottoporlo a puntuale revisione”, dice il governatore Marco Marsilio, precisando, però, che “purtroppo i numeri continuano ad essere molto alti e la pressione ospedaliera non solo non si allenta, ma continuiamo ad avere crescita nel numero di persone ospedalizzate. Questo – evidenza il presidente – va detto con chiarezza perché il nostro principale parametro è sempre stato quello”. Le terapie intensive tornano ai livelli di due giorni fa, cioè 78, dato più alto mai registrato. Il bilancio delle vittime sale a 1.679. I 17 decessi segnalati nell’ultimo bollettino, sei dei quali avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 54 e 94 anni: sei in provincia di Chieti, due in provincia di Teramo e nove in provincia di Pescara. E’ record di contagi a Pescara: sono 143. Del totale odierno in Abruzzo, quasi un caso su quattro riguarda il solo capoluogo adriatico. Nel periodo dal primo febbraio ad oggi i nuovi positivi sono oltre 1.500, con una media di 61 contagi al giorno. Vale a dire che in 24 giorni l’1,3% della popolazione ha contratto il virus. Le altre località con più nuovi casi sono Chieti (46), Lanciano (35) e Montesilvano (33). Alti i numeri anche negli altri comuni dell’area metropolitana, da Città Sant’Angelo a Spoltore, da San Giovanni Teatino a Francavilla al Mare. A livello provinciale, l’incremento più consistente si registra nel Pescarese (+279), seguito dal Chietino (+255). Poi ci sono il Teramano (+111) e l’Aquilano (+48). Prorogata per un’altra settimana la chiusura delle scuole di Pescara, Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo. E’ quanto deciso nel corso di un vertice con la Prefettura, presenti, tra gli altri, i sindaci, l’ufficio scolastico provinciale e rappresentanti della Asl. All’origine della decisione, ci sono le valutazioni degli esperti dell’azienda sanitaria, i quali hanno sottolineato che, nonostante la zona rossa, i numeri sono in aumento, soprattutto nella fascia di età 0-19 anni.
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