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Sono 113 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall’analisi di 2.842 tamponi: è risultato positivo il 3,98% dei campioni, valore più basso dall’inizio dell’anno. La percentuale scende al 2,7% se si considerano anche i test antigenici, che sono 1.306 in più rispetto a ieri e 8.502 in totale. Si registrano nove decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.342. Scende il dato complessivo sui ricoveri, che passano da 497 a 487, ma aumentano le terapie intensive, che tornano ai valori di un mese fa. I nuovi positivi hanno età compresa tra uno e 101 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 22: uno in provincia dell’Aquila, 7 in provincia di Pescara, 5 in provincia di Chieti e 9 in provincia di Teramo. I nove decessi recenti, tre dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 67 e 96 anni: due in provincia di Chieti, uno in provincia di Teramo, cinque in provincia dell’Aquila e uno in provincia di Pescara. Gli attualmente positivi sono 336 in meno e scendono a quota 11.046: 443 pazienti (-11 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 44 (+1, con 2 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10.559 (-326) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 27.147 (+440). Dei 39.535 casi complessivi abruzzesi, 11.772 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+15 rispetto a ieri), 8.687 in provincia di Chieti (+14), 8.142 in provincia di Pescara (+52), 10.425 in provincia di Teramo (+36), 342 fuori regione (+3) e 167 (-7) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Intanto prosegue la campagna vaccinale: sono 18.090 le dosi già somministrate, pari al 59,3% delle 30.490 complessivamente consegnate da Pfizer alle quattro Asl. Del totale, 11.442 dosi sono state somministrate a donne e 6.648 a uomini. Oltre 16mila i vaccini andati a operatori sanitari e sociosanitari, 1.493 quelle a personale non sanitario e solo 250 agli ospiti delle strutture residenziali.

Nella rete Covid dell’Abruzzo sono stati inaugurati oggi all’ospedale di Teramo 16 posti letto di terapia intensiva, divisibili in due sezioni autonome e indipendenti. Un primo intervento, per un importo di 369.117 euro ha riguardato i lavori al piano terra dell’ex sanatorio , gia’ adibito a degenze psichiatriche. La superficie interessata dall’intervento e’ di circa 800 metri quadri. I lavori sono stati affidati, all’impresa Di Mattia Fiore General Service di Teramo. Gli altri due posti di terapia intensiva, nel secondo lotto, sono costati 50.373 euro. I lavori hanno interessato il piano seminterrato dell’ex Sanatorio, gia’ adibito a magazzino della cardiochirurgia per 200 metri quadrati. I lavori sono stati affidati alla ditta titolare delle manutenzioni, il Consorzio Nazionale Servizi di Bologna.

Intanto, chiarimenti sui vaccini per le persone disabili sono stati chiesti dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) in una lettera indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza e al Commissario delegato all’emergenza Covid, Domenico Arcuri. “Come è noto il Piano vaccinale predisposto dal Ministero della Salute prevede – ricorda nella lettera la Fish – la vaccinazione per persone con disabilità ed i loro caregiver a partire dal mese di febbraio 2021. Nella Sua qualità di Commissario Straordinario, lei stesso Dr. Arcuri ha infatti dichiarato che per le persone con disabilità le vaccinazioni sono previste a partire da febbraio, insieme alla seconda categoria degli over 80. Secondo le sue dichiarazioni, anche i caregiver saranno contestualmente vaccinabili, in quanto non avrebbe senso immunizzare la persona con disabilità ma non il suo accompagnatore. In merito, ad eccezione della Regione Abruzzo che sembrerebbe aver avviato una propria piattaforma per la prenotazione, andata in tilt poco dopo il suo avvio, molte regioni – sottolinea Fish – non hanno comunicato le metodologie che intenderanno adottare o lo hanno fatto in modo parziale e confuso. E’ pertanto urgente e prioritario che le principali Federazioni di associazioni di persone con disabilità e loro familiari possano dare – conclude la lettera – concrete indicazioni e risposte alle migliaia di richieste di informazioni che stanno giungendo in questi giorni”

 

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