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SULMONA – La San Raffaele batte cassa alla Asl per i crediti sanitari relativi alle prestazioni erogate nella struttura convenzionata. L’azienda sanitaria, con apposita deliberazione firmata dal Direttore Generale, Ferdinando Romano, ha deliberato di provvedere alla regolarizzazione contabile, versando alla clinica l’importo di 766 mila euro più 350 mila euro di interessi moratori. La vicenda è stata al centro di un contenzioso giudiziario. Nello specifico la San Raffaele, la casa di cura accredita con il sistema sanitario regionale per 55 posti letti di ricovero ordinario di cui 30 dedicati al recupero e riabilitazione funzionale e 25 all’unità spinale, ha chiesto il pagamento dei crediti sanitari, vantati dal 2012 al 2015, per un totale di quasi 5 milioni di euro. Il Tribunale dell’Aquila aveva rigettato l’istanza della struttura, compensando le spese di lite. Tuttavia la sentenza è stata riformata in Corte d’Appello che ha ritenuto parzialmente fondata la richiesta della San Raffaele, in riferimento all’anno 2012 “limitatamente ai vincoli stabiliti nel decreto del Commissario ad acta, afferenti il limite di budget assegnato alla casa di cura per l’annualità”. Da qui il riconoscimento di oltre un milione di euro tra le spettanze dovute e gli interessi di mora, in attesa del ricorso in Cassazione.

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