SULMONA –Due assoluzioni, quattro sentenze di non luogo a procedere e due rinvii a giudizio. Si chiude così la prima parte del procedimento penale, davanti al Gup del Tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto, per il crollo del tetto al Palasport di Introdacqua. Il Presidente del Tribunale di Sulmona ha assolto dall’accusa di abuso d’ufficio l’ex sindaco di Introdacqua, Giuseppe Giammarco, finito sotto inchiesta per non aver convocato all’epoca dei fatti il Consiglio Comunale. Sono state quindi accolte le richieste del legale dell’ex primo cittadino, Luca Tirabassi. Il fatto non costituisce reato. La sentenza di assoluzione è arrivata anche per il tecnico ed ex consigliere comunale, Pasqualino Susi, che era finito sotto inchiesta per il crollo. Per Di Benedetto l’imputato non ha commesso il fatto. Entrambi gli imputati avevano scelto il rito abbreviato a differenza degli altri sei, due rinviati a giudizio dal Gup (N.G. D. C., il direttore tecnico dei lavori e G.V., legale rappresentante della ditta subappaltatrice) e quattro prosciolti per non aver commesso il fatto ( Sergio Berardi, Gianni Giorgi, Franco Masciulli e Calogero Marrollo) che hanno optato per il rito ordinario. Nelle scorse udienze preliminari la Procura della Repubblica di Sulmona aveva messo le prove in cassaforte a margine dell’incidente probatorio che è servito a cristallizzare le singole responsabilità . Il Pm aveva conferito l’incarico anche al perito del tribunale, l’ingegnere Savino L’Erario, per la nuova indagine ricognitiva e le verifiche tecnico-peritali volte ad accertare le responsabilità del crollo. L’esito delle verifiche e le risultanze dell’incidente probatorio sono state esaminate dal giudice per le udienze preliminari che ha rinviato a giudizio due persone, tecnici e responsabili della ditta esecutrice. La Procura aveva notificato inizialmente nove avvisi di garanzia, indagando per abuso d’ufficio anche l’ex sindaco, Terenzio Di Censo. E’ stato il Gip a stralciare la sua posizione e a disporre l’archiviazione. Il palazzetto realizzato negli anni Novanta costò quasi un milione di euro, stanziati dalla Regione. Per tanti anni restò inutilizzato, fino al 2008 quando fu inaugurato e le varie associazioni sportive e le scuole cittadine iniziarono finalmente ad utilizzarlo. Il crollo del tetto avvenne nella notte del 10 febbraio 2012 in seguito ad un’abbondante nevicata. La sera precedente una squadra di calcio locale si era allenata nel palazzetto, rischiando di finire sotto il tetto pericolante. Subito dopo il crollo la Procura aprì un’inchiesta. Nell’aprile del 2016 s’interessò della vicenda anche una troupe di Striscia la notizia, sollecitata dagli allora consiglieri di minoranza. Da quel momento, anche grazie all’insediamento del procuratore Giuseppe Bellelli, l’inchiesta ha subito un ulteriore impulso.
Andrea D’Aurelio