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Il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, ha chiesto l’archiviazione al giudice per le indagini preliminari per due dei quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte di Molina Aterno, che risale al 18 gennaio 2023. Si tratta di due tecnici della provincia dell’Aquila, N.D.A., responsabile del settore viabilità e A.G.,responsabile del servizio area 3, entrambi difesi dall’avvocato, Luca Tirabassi. Secondo il pm non ci sono “ragionevoli previsioni di condanna” a carico degli indagati. Diversa la posizione di altri due tecnici del Genio Civile, C.G. e G.D.G., anche loro finiti sotto inchiesta, raggiunti dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Entrambi a rischio processo, hanno facoltà di presentare le memorie difensive o chiedere di essere interrogati a norma di legge. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo dalla procura, sono quelle di aver omesso interventi di manutenzione dell’alveo del fiume e del mantenimento della funzionalità idraulica necessari a evitare che il trasporto di detriti inducesse modifiche delle caratteristiche idrauliche del corso d’acqua, tali da determinare un aumento del rischio di esondazione. E ancora di aver omesso i dovuti interventi di manutenzione della provinciale 11 e del ponte necessari a evitare che l’usura del tempo, in aggiunta al trasporto di detriti, indebolisse le strutture. Il ponte era venuto giù a causa del maltempo. La procura aveva nominato dei periti e disposto un incidente probatorio. Al termine delle indagini ha scagionato due dei quattro indagati

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