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POPOLI – Una decina di truffe tra tentativi andati male e azioni riuscite nei comuni di San Valentino in AC, Bussi sul Tirino, Turrivalignani e Pescosansonesco. Questa mattina i militari delle Stazioni Carabinieri di Manoppello e Lettomanoppello, coadiuvati da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Popoli, durante un servizio appositamente finalizzato alla ricerca di una vettura (risultata intestata ad una società inesistente) già individuata nell’ambito delle attività investigative in corso, hanno tratto in arresto E.S. ed F.P. entrambi ventenni di Napoli, due componenti della banda del pacco che si è resa responsabile di una raffica di truffe nell’ultimo periodo, tanto nella Val Pescara quanto in Valle Peligna. Nel mese di gennaio, in particolare, si è verificato un certo numero di truffe attuate con abilità e perizia, con una dose di professionalità inusuale. Vittime dei malviventi sono stati alcuni ignari cittadini, in prevalenza donne ultrasettantenni. Dopo aver ricevuto una telefonata sull’utenza domestica da parte di un sedicente nipote che chiedeva soldi con la scusa di un’impellente spesa da affrontare a seguito dell’imminente arrivo di un corriere che avrebbe consegnato un pacco, la vittima si predisponeva a recuperare la somma. Dopo circa mezzora, un finto corriere si presentava presso l’abitazione della vittima e recapitava un pacco ricevendo in cambio la somma che era stata indicata dal complice truffatore al telefono, spacciatosi per un parente. In genere la somma variava tra i 1.000 e i 2.000 euro. All’apertura del pacco, l’amara sorpresa. All’interno la vittima ritrovava oggetti inutili: a volte un’agenda, altre pacchi di polenta, riso e quant’altro. Stesso stile della truffa che è stata messa a segno nei giorni scorsi a un 75 enne di Pacentro che aveva denunciato tutto ai Carabinieri. Non si sa se i due napoletani arrestati sono gli stessi che hanno derubato il pacentrano oppure dei complici. Sono in corso ulteriori verifiche per stabilire se vi siano responsabilità da attribuire anche verso le diverse truffe perpetrate, non solo nel pescarese, ma anche in altri comuni.

Andrea D’Aurelio

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