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SULMONA – Hanno subito spostamenti per via delle misure anti contagio. Si sono dovuti adattare alla nuova planimetria pur di svolgere l’attività in tutta sicurezza, evitando assembramenti e rischi per loro stessi e l’utenza. Ma la pandemia ha dato il colpo di grazia agli ambulanti dello storico mercato della centralissima piazza Garibaldi che questa mattina hanno detto la loro sull’anno nero del Covid, caratterizzato dall’altalena di restrizioni, chiusure e aperture, senza certezza alcuna sui ristori. Anzi sui risarcimenti. Ed è così che a fine giornata si contano soli pochi spicci. Decine di euro e non più da riportare a casa a fronte di una levata all’alba, al freddo e al gelo, spostandosi anche dalla zona rossa della costa abruzzese, per cercare fortuna nella piazza simbolo di Sulmona, che nel corso degli anni ha perso il suo potere d’acquisto. “Un anno nero nel vero senso della parola. La speranza è che la campagna vaccinale in atto possa essere accelerata per ritornare quanto meno alle sane abitudini dell’utenza per rimettere in circolo la moneta”- tuonano in coro gli ambulanti del mercato. Da Palazzo San Francesco hanno fatto il massimo per limitare al minimo i danni ma l’emergenza pandemica non ha certamente aiutato gli esercenti, fermo restando che la riorganizzazione passa anche attraverso altre azioni concrete. Mentre si attende ancora il riconoscimento del mercato storico. Una battaglia che da anni porta avanti la Confesercenti.
Andrea D’Aurelio

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