SULMONA – Operata mentre era in vacanza aveva denunciato l’equipe sanitaria per la cicatrice e le lesioni post intervento ma la condotta dei medici non è penalmente rilevante. Lo hanno messo nero su bianco i tre periti d’ufficio, Raffaele Visini, Barbara Matarrelli e Ildo Polidoro, che hanno svolto i dovuti accertamenti sulla vicenda, ordinati dalla procura della repubblica di Sulmona. L’inchiesta, che vede quattro medici indagati per lesioni personali, è scaturita dalla denuncia di una turista. La donna, da quanto si è appreso, si era sottoposta ad un intervento ad Avellino nel 2021. Un anno dopo si era recata in vacanza a Campo Di Giove, accusando forti dolori addominali. Per questo si era recata al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, il 26 luglio 2022, dove era stata trattata e presa in carico dai sanitari. All’esito degli accertamenti i medici avevano deciso di mandarla dritta in sala operatoria per un intervento d’urgenza. L’operazione andò buon fine ma dopo alcune settimane la donna presentò una denuncia, ipotizzando che l’intervento svolto le aveva provocato lesioni permanenti. Secondo i tre esperti il “trattamento eseguito è stato tempestivo, completo, svolto con regolarità” e i postumi dell’intervento sono riconducibili alle manovre ambulatoriali effettuate e probabilmente all’errata rimozione del filo di sutura. In sostanza nessuna responsabilità penale si può ascrivere ai quattro medici indagati, secondo le conclusioni dei periti. La consulenza, ordinata nell’incidente probatorio dal gip, Alessandra De Marco, è finita sul tavolo della procura per le successive determinazioni.