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SULMONA – Un nuovo incontro con il sindaco Annamaria Casini e con l’assessore Sinibaldi per trovare una soluzione per rientrare immediatamente a Sulmona e una mobilitazione da organizzare, coinvolgendo genitori e studenti dei ragionieri e geometri. E’ quanto è venuto fuori dalla lunga e animata assemblea del comitato degli ex docenti del De Nino-Morandi, tornati alla ribalta per la riapertura della storica scuola di via D’Andrea. Ma ieri all’incontro c’erano anche i docenti in servizio, gli ex studenti e quelli attuali. Se da un lato si grida allo scandalo per il tempo che passa e l’edificio scolastico che resta chiuso, dall’altro si cercano soluzioni per accorciare il più possibile i tempi di permanenza all’Itis di Pratola Peligna che ospita da ottobre 2014 la popolazione scolastica del De Nino-Morandi. Non più convinto che la convenzione fra Provincia dell’Aquila e Provveditorato alle Opere Pubbliche risolvi il problema, il comitato chiede soluzioni immediate agli amministratori. L’argomento potrebbe essere al centro anche di una prossima conferenza di capigruppo dal momento che le consigliere comunali Roberta Salvati ed Elisabetta Bianchi, presenti all’assemblea, chiederanno una riunione ad hoc al Presidente del Consiglio Katia Di Marzio. “Non possiamo accontentarci di soluzioni di lungo periodo. Chiediamo al sindaco se esiste una sede alternativa in città ma la risposta deve essere immediata. Siamo pronti anche alla mobilitazione”- intervengono in coro i docenti in servizi e quelli in pensione. A lanciare un appello alla città sono gli studenti. “A Pratola ci sentiamo ospiti e senza un’identità. La nostra scuola deve essere riaperta”- ha detto un giovane presente all’incontro. Parte dunque il pressing agli amministratori di Palazzo San Francesco. Il comitato vuole andare fino in fondo.

Andrea D’Aurelio

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