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SULMONA – “Sia un percorso che abbia tempi certi, di partenza e di fine, non possiamo permetterci di iniziare un’opera e non portarla a compimento perché a quel punto avremmo uno scheletro perenne nella nostra città”. Ad affermarlo ad Onda Tg è l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Sinibaldi, a margine del primo incontro del comitato “scuole sicure”, in merito alla situazione dell’istituto sulmonese De Nino-Morandi, chiuso dal 17 ottobre 2014 dopo il sequestro di una parte dell’edificio da parte della Finanza dell’Aquila per presunti lavori sbagliati post sisma. “E’ una situazione complessa”- spiega Sinibaldi- “quella del momento ( Itis di Pratola) è una soluzione idonea per la sicurezza e la qualità della didattica che non può essere però definitiva”, specifica l’assessore che aggiunge: “gli interventi sulle scuole comunali potrebbero anche essere d’aiuto per una soluzione tampone che ci permetta di accelerare i tempi per il ritorno della scuola a Sulmona”. Proprio nel mese di luglio nel corso di un vertice fra Comune, Provincia e Polo Scientifico-Tecnologico era stato dato mandato ai vertici di Palazzo San Francesco di avviare una ricognizione sul patrimonio urbano e scolastico per cercare una nuova sede provvisoria in città. “A breve”- conclude Sinibaldi- “sicuramente ci rincontreremo per mettere in piedi un percorso che abbia tempi certi”. Nel frattempo la prima campanella del nuovo anno scolastico per i ragionieri e i geometri suonerà ancora nell’Iti di Pratola Peligna dove sono ospiti dal 29 ottobre 2014. “Una scelta lungimirante, si deve dare atto che il ragionamento fatto dal consiglio d’istituto è stato di ampio respiro. Bene hanno fatto a chiudere l’ala che non è sottoposta a sequestro che allo stato attuale non garantirebbe nulla”. E’ quanto ha rimarcato in una recente intervista, sempre a Onda Tg, il Dirigente Scolastico Massimo Di Paolo.

Andrea D’Aurelio

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