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INTRODACQUA – “Vogliamo giustizia. Chi sapeva o conosceva alcune dinamiche doveva intervenire”. Sono le parole di Daniele Maiorano, fratello della 41 enne Ilaria, uccisa dal marito lo scorso ottobre ad Osimo. Un massacro brutale che ha portato la Procura competente ad aggravare la posizione dell’uxoricida con la contestazione della crudeltà. Le indagini preliminari sono state chiuse e l’udienza preliminare che porterà verosimilmente l’uomo alla sbarra è ormai alle porte. “Io e mia madre, Silvana Salvatore, siamo distrutti dal dolore perché perdere una figlia e una sorella è sempre brutto, ma in questa maniera è difficile farsi coraggio”- interviene il fratello ai microfoni di Onda Tg- “purtroppo noi non sapevamo niente perché lei non ci raccontava mai niente della loro situazione familiare.Ma chi sapeva doveva prendere provvedimenti,metterla in una struttura protetta insieme alle bambine”.Secondo i familiari “la tragedia poteva essere evitava. Hanno rischiato la vita anche le figlie che hanno dovuto assistere al massacro ed hanno dovuto raccontare tutto quello che hanno visto davanti al gip con la formula dell’incidente probatorio. Un trauma. Speriamo che non ci siano più femminicidi e che si faccia prevenzione prima. Vogliamo giustizia per Ilaria”- conclude Daniele Maiorano

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