SULMONA. Un anno di attesa per un’ecografia al ginocchio. A fare i conti con le lunghe liste della sanità territoriale è stata un’anziana residente a Sulmona che ieri si era recata al Cup per prenotare la prestazione sanitaria. “Ripassi il prossimo anno” hanno risposto gli operatori. La donna, paziente oncologica, ha prenotato la stessa prestazione ad un privato. “Chi come me vive con 600 euro al mese o mangia o fa l’ecografia”- si sfoga l’anziana, rendendo l’idea sulla difficoltà che incontrano i pazienti fragili nell’accesso alle cure. Non che in altre zone della provincia o in altre Asl la situazione sia migliore. Anzi. Tuttavia il tribunale per i diritti del malato insiste sul sistema di tracciabilità. “La Asl ha un audit civico completamente falsato. Il diniego che l’utente, ad esempio, incassa al Cup non è tracciabile. Su questo bisogna lavorare”- afferma la coordinatrice, CATIA Puglielli