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SULMONA – “Non ci facciamo cacciare ma ce ne andiamo noi. Mi dimetterò dal Pd per un nuovo progetto”. Lo ha annunciato l’ex sindaco e consigliere comunale, Bruno Di Masci, nel corso dell’incontro alla comunità Montana Peligna dove si è fatta la conta dei voti per le elezioni europee di domenica prossima e dove è stata lanciata la sfida al movimento politico “Solidari e Popolari” che si è candidata ad essere la nuova classe dirigente del Pd all’indoman del commissariamento del circolo sulmonese e del summit che si tenne proprio nella Comunità Montana. “Ci è stato detto, a ridosso di una campagna elettorale importantissima, che non possiamo parlare in nome e per conto del Pd in Consiglio Comunale. Ma io in questo momento ho parlato in nome e per conto del Pd perchè sto facendo una campagna elettorale per il Pd”- interviene Di Masci che annuncia le sue dimissioni dal partito. “Dopo le elezioni europee, almeno per quanto mi riguarda, io mi dimetterò. Ho un altro progetto importantissimo politico-amministrativo. L’altra intenzione è quella di convocare un’assemblea al partito per vedere chi condivide questa impostazione”- continua il consigliere che dà il termine poi all’era Casini. “Voteremo a primavera del 2020 ed ora la priorità deve essere l’edilizia scolastica dopo dieci anni di lotte”- ha concluso il consigliere. All’assemblea Di Masci ha indicato due candidati da appoggiare domenica prossima per le europee. Lancia quindi la sfida per la conta dei voti. Dalle elezioni del 26 maggio non dipenderanno solo le sorti del Parlamento europeo ma anche quelle delle Pd da ricostruire e riorganizzare. E chissà che non si avvierà una fase di riesumazione della “Margherita”, il partito del centrosinistra che è più di centro che di sinistra. Al momento è solo un’ipotesi. E’ ancora presto per dirlo ma le voci, in città, corrono.

Andrea D’Aurelio

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