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SULMONA – Cinque discariche abusive nella zona di Santa Rufina a Sulmona e altre quattro persone multate. E’ questo il bilancio dei controlli a tappeto che la Polizia Municipale sta effettuando in collaborazione con il Cogesa, lungo tutto il territorio comunale, per stanare gli incivili che continuano ad abbandonare i rifiuti per strada. Dopo la sanzione amministrativa comminata ieri a un sulmonese che ha abbandonato i rifiuti in via Japasseri, questa mattina Cogesa e Polizia Locale hanno aperto le buste lasciate in strada in zona Santa Rufina e sono risalite ad altre quattro persone, che per il momento sono state solo individuate ma la procedura prevede proprio l’irrogazione della sanzioni amministrativa pari a 50 euro ( il doppio del minimo). Prosegue la lotta dura contro l’inciviltà, che resta un fenomeno da contrastare soprattutto in una città che continua a salire nella classifica della raccolta differenziata. Il divieto di abbandono di rifiuti è contenuto nel Testo Unico sull’ambiente (D.lgs. 3 aprile 2006 numero 152) all’articolo 192 che si applica ad ogni genere di rifiuto, liquido o solido, abbandonato sul ciglio della strada o nel sottosuolo. Allo stesso modo, il divieto di abbandono dei rifiuti si estende anche sulle acque superficiali, come mari laghi e fiumi, e in quelle sotterranee, ovvero le falde acquifere. Le sanzioni per i privati cittadini che abbandonano/depositano i rifiuti in strada e ovunque non sia espressamente consentito, vanno da un minimo di 300 euro ad un massimo di 3.000 euro, in relazione alla quantità/pericolosità dei rifiuti. Le cose cambiano se i rifiuti vengono abbandonati durante lo svolgimento di un’attività professionale oppure con una condotta pianificata e organizzata. In questi casi, infatti, si parla di vera e propria responsabilità penale (ex articolo 256 del Testo Unico Ambiente).

Andrea D’Aurelio

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