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SULMONA – “Il sindaco mi chiede coerenza. Allora dovrebbe dimettersi anche lei da sindaco, perché oggi non esiste più la maggioranza scelta dai cittadini due anni fa per governare questa città. Se lei parla di coerenza rassegni le dimissioni così decado anche io come consigliere comunale e provinciale”. E’ un passaggio delle dichiarazioni rese alla stampa oggi pomeriggio dal consigliere comunale di Alleanza per Sulmona Mauro Tirabassi che questa mattina, prima ancora delle comunicazioni ufficiali del primo cittadino, aveva abbandonato la coalizione civica, determinando l’uscita in Giunta di Mariella Iommi. Non va sul personale Tirabassi che risponde al sindaco dal punto di vista politico e istituzionale così come ha fatto l’ex vince sindaco Mariella Iommi, visibilmente emozionata. “Rispetto ad alcune dichiarazioni ci penseranno gli avvocati”- ha esordito Tirabassi alludendo alla vicenda del Cogesa tirata in ballo stamane dal sindaco su alcune testate. Il consigliere ha rispedito tutte le accuse al mittente, prime fra tutte quelle sulla rottamazione nella maggioranza per essere riconsegnato al centrodestra. “Alla Casini sfugge che la sua vittoria è stata determinata dall’uscita di Fratelli d’Italia dal centrodestra e dei Socialisti dal Centrosinistra. Pensavamo di inaugurare strada nuova. Non c’è stato confronto politico e questo metodo non funziona”- ha aggiunto Tirabassi. Tocca invece all’ex vice sindaco presentare l’elenco di quanto fatto in questi venti mesi, dal sociale all’urbanistica, fra lacrime e ricordi. Il riferimento è andato subito ai servizi sociali, la carta Sia, il reddito d’inclusione, l’attuazione delle norme tecniche d’attuazione del piano regolatore, la microzonazione sismica e i vincoli rimossi in modo da rendere i proprietari liberi di vendere gli immobili fino agli ultimi provvedimenti sulla refezione scolastica e il trasporto per i pazienti autisti a Pratola. “In tutto quello che ho fatto ho avuto sempre accanto la struttura”- ha rimarcato la Iommi. Un’uscita in punta di piedi senza dimenticare alcune vicende che hanno portato il gruppo a dissociarsi dal monito lanciato dalla Casini sul fatto che la politica si fa nelle sedi opportune e non sui social. “Il giorno che il sindaco si è dimessa per il caso Snam lo ha fatto su facebook e io l’ho saputo in farmacia” – ha concluso augurando buon lavoro all’intera amministrazione.

Andrea D’Aurelio

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