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Proseguono gli accertamenti della Compagnia Carabinieri sulle verifiche dei requisiti necessari all’ottenimento del reddito di cittadinanza. I militari della stazione di Pescasseroli e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di L’Aquila hanno individuato e segnalato alle competenti autorità cinque persone non aventi diritto. Nel corso dei controlli nei confronti di cittadini stranieri domiciliati in apposite strutture ricettive per migranti, i carabinieri hanno passato al vaglio numerose domande presentate dagli alloggiati per vedersi riconosciuto il diritto al reddito di cittadinanza. All’esito degli accertamenti cinque cittadini extracomunitari, di età compresa tra i 25 e 37 anni, sono risultati irregolari per aver prodotto agli organi di previdenza sociale documentazione mendace, funzionale all’attribuzione dell’assegno mensile di solidarietà. I carabinieri hanno raccolto inconfutabili elementi, ottenuti anche attraverso riscontri incrociati delle banche dati disponibili, che indicano che tutti e cinque i soggetti sono residenti in Italia da un periodo di gran lunga inferiore ai dieci anni previsti. La permanenza di dieci anni sul territorio nazionale è infatti uno dei requisiti previsti per gli stranieri residenti, oltre all’assenza di mezzi di sostentamento, per ricorrere ai benefici riconosciuti dallo Stato italiano. Tre delle persone individuate e segnalate, pur non avendone diritto, hanno quindi indebitamente percepito dalla primavera del 2021 importi complessivi pari a circa 8.000 euro. Per tali motivazioni i carabinieri hanno immediatamente attivato i canali giudiziari e amministrativi volti sia al perseguimento degli illeciti di natura penale, sia al blocco e recupero delle somme indebitamente percepite. Per le altre due persone segnalate, che non avevano ancora percepito alcuna somma, si procederà invece a evitare l’attribuzione del beneficio richiesto.

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