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SULMONA – La riunione operativa si è svolta in queste ore ed è arrivato sostanzialmente il via libera per far decollare la campagna di vaccinazione dei medici di base pronti ad operare anche la domenica. Uno sforzo che potrebbe dare nuova linfa al sistema per accelerare sul serio e mantenere il ritmo sulla tabella di marcia per arrivare alla famigerata immunità di gregge. Come stabilito si partirà con le vaccinazioni a domicilio, a partire probabilmente dal 6 aprile, ma al momento si attende ancora la fornitura delle relative borse termiche per conservare le dosi e per spostarsi da un domicilio all’altro. La Asl ha fatto la sua ordinazione. Saranno assegnate sei borse all’area sangrina e dodici a quella peligna. Un elemento fondamentale per la conservazione del vaccino e per l’inoculazione che, una volta estratte le siringhe dalla borsa, dovrà avvenire in un arco temporale di massimo sei ore. Sono 2400 i pazienti che riceveranno il vaccino a casa nella sola area peligno-sangrina. Si sta approntando l’elenco in base alle prenotazioni già acquisite. Se tutto filerà liscio la prima fase si chiuderà in una ventina di giorni prima di dare manforte anche al centro vaccinale. Il problema più grande rimane la fornitura dei vaccini. Le vicissitudini degli ultimi giorni ce lo ricordano. Dalla cancellazione di trenta seconde dosi in concomitanza con il potenziamento dell’ambulatorio al mancato inserimento degli stessi utenti per la scorsa seduta vaccinale. Con l’arrivo dei medici di base sul fronte della vaccinazione, ormai sempre più vicino, si spera davvero di accelerare il passo.

Andrea D’Aurelio

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