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SULMONA – Cambia il collegio e slitta la discussione. Si dovrà attendere giovedì prossimo, 14 novembre, per conoscere la decisione del Tribunale del Riesame dell’Aquila chiamato ad esprimersi sull’istanza di scarcerazione depositata dall’avvocato del foro di Sulmona, Alberto Paolini, per D.M. la 35 enne di Sulmona, finita in cella per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Droga nel garage”. L’udienza era prevista questa mattina ma, per una diversa composizione del collegio giudicante, il Riesame ha rinviato la discussione a giovedì prossimo. Ancora tre giorni e si saprà se il giudice confermerà, revocherà o alleggerirà la misura cautelare per la giovane di Sulmona, incastrata dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, il cui contenuto però merita il giusto approfondimento, almeno secondo il legale che ha chiesto al Riesame una misura meno afflittiva. L’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza si è concentrata al momento su cinque persone. Ai domiciliari, dopo un mese di galera, sono finiti l’economo del comune A.D.P. e il corriere romano A.E. ( con applicazione del braccialetto elettronico), arrestati in flagranza di reato dalla Finanza lo scorso 2 ottobre mentre il 40 enne di Roma scaricava nel garage del dipendente comunale l’ingente quantitativo di droga: un chilo e mezzo di cocaina, 14 kg di hashish, 15 grammi di marijuana. La posizione di entrambi è cambiata dopo gli ulteriori tre arresti dal momento che l’economo ha ammesso di essere consumatore abituale di sostanze e di ricevere la droga per cassetta della posta ma ha sempre detto di essere all’oscuro dell’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti che sarebbe entrato nel suo garage, messo a disposizione di terzi. Sono state notificate a quel punto tre ordinanze di custodia cautelare di cui due per la giovane coppia di Sulmona, D.M. e G.P. di 25 anni, e una per M.L.D., la mente dell’intera operazione che si è reso irreperibile ed è ancora latitante. Era lui che comunicava con la coppia considerata il suo braccio operativo. Il più giovane di 25 anni, dopo una settimana di carcere, è passato ai domiciliari perché avrebbe avuto un ruolo più marginale nella delicata vicenda a differenza della sua fidanzata che, come si evince dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, è rimasta chiusa nel garage dell’economo dopo il blitz della Finanza proprio per ritirare il carico di droga. Se l’avvocato Alessandro Scelli ha già ottenuto la scarcerazione del suo assistito, G.P., l’avvocato Paolini punta tutto sul Riesame che nell’udienza di giovedì prossimo dovrà decidere se confermare, revocare o alleggerire la misura cautelare per la giovane di Sulmona.

Andrea D’Aurelio

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