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I due fratelli Tito e Silvio Totani, del ben noto autosalone aquilano, e il loro equipaggio partiranno a gennaio prossimo per vivere per la quinta volta le emozioni e gli sbalzi di adrenalina della più famosa gara fuori strada al mondo: Dakar 2024, che si svolgerà interamente sul territorio dell’Arabia Saudita dal 5 al 19 gennaio 2024. Ieri sera hanno presentato la loro spedizione al gran pubblico intervenuto; c’era anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a portare il suo saluto e quello della comunità aquilana quale miglior auspicio a questa nuova impresa del team Totani. Soddisfazione dei due fratelli per la preparazione dell’imminente nuova avventura nel deserto, sottolineando gli interventi tecnici effettuati sull’auto (la loro “storica” Nissan Patrol), rivisitata nel motore e rinnovata in molte parti meccaniche, anche ricordando la sua prima volta alla Parigi-Dakar, in gara con un camion. L’auto, partita ieri mattina per Barcellona, dove avrà le analisi di omologazione, partirà in nave insieme a quelle degli altri team in gara alla vota dell’Arabia Saudita.

“Siamo pronti alla nuova sfida. Il percorso è leggermente diverso da quello di due anni fa e la nostra auto è sempre la stessa. L’obiettivo? Resta quello di arrivare al traguardo!”, così in estrema sintesi lo spirito di Tito e Silvio Totani nell’apprestarsi a correre la Dakar 2024, la più prestigiosa, dura e suggestiva gara di Rally al mondo. “Abbiamo fatto diversi lavori sulla macchina”, dicono, “abbiamo rivisto motore, trasmissione e raffreddamento. Il percorso è più difficile, essendoci due nuove tappe Marathon. In gara ci sono 434 partecipanti, un record assoluto, e tra le auto noi siamo tra i pochissimi che partecipano ancora con una macchina di vecchia generazione”.

Per loro, dunque, si tratta della quinta partecipazione, due in assistenza e tre in gara, al Rally che fino al 2007 prevedeva la tappa finale a Dakar, capitale del Senegal nell’Africa occidentale. L’auto, salvo appunto alcuni adeguamenti, è la stessa con cui hanno corso nel 2022: una Nissan Patrol GR Y62, 4.800 cc benzina, 6 cilindri, 320 cavalli, allestita con cerchi Braid, ammortizzatori Oram, pneumatici Toyo M/T Open Country. L’equipaggio, tutto abruzzese, partirà ad inizio d’anno per l’Arabia Saudita e sarà impegnato nell’impresa dal 5 al 19 gennaio prossimo.

L’equipaggio è uno dei pochissimi italiani iscritti nella categoria “T1 quattro ruote motrici” e i Totani hanno alle loro spalle i successi della Dakar 2012 in Sud America e della Dakar 2022 in Arabia: nel primo caso furono gli unici italiani a tagliare il traguardo della terribile gara che li vide affrontare i picchi andini del Cile fino alle spiagge oceaniche del Perù, mentre nell’ultima partecipazione si sono piazzati al sessantesimo posto in classifica generale, primi tra gli equipaggi italiani e primi tra le auto a ponti rigidi. Questa è la quinta volta che l’Arabia Saudita ospita l’evento. La gara inizierà dalla millenaria città di Al Ula, attraversando il Paese in direzione dell’Empty Quarter e arrivo a Yanbu sulle rive del Mar Rosso. Un prologo, 12 tappe e 14 giorni di corsa su un percorso che coprirà una distanza equivalente di 9.000 chilometri, con il 60% di tratti completamente nuovi. Un totale di nove bivacchi saranno allestiti su un’ampia fascia che corre da ovest a est, incrociando il percorso in entrambe le direzioni fino all’arrivo finale a Yanbu. Alla gara partecipano autovetture, motociclette, camion, quad, e side by side. I mezzi che intraprendono questa durissima gara sono dotati di sistema Gps e vengono opportunamente rinforzati a livello meccanico per resistere alle alte temperature e alle forti sollecitazioni.

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