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SULMONA – Può aprire il cantiere per il parco della memoria dell’ex campo di prigionia di Fonte d’Amore. Oggi sono stati consegnati i lavori alla presenza del sindaco, Annamaria Casini, dell’assessore Salvatore Zavarella e dell’architetto Di Girolamo della Soprintendenza. A eseguire i lavori sarà la ditta Zappa Benedetto Srl. Il progetto del parco della memoria dell’ex campo di prigionia rischiava di finire nelle sabbie mobili ma nel mese scorso sono state sbloccate le ultime procedure, soprattutto quelle relative ai pareri della Soprintendenza, grazie all’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella. Per il progetto di ” ripristino e rifunzionalizzazione” del Campo 78, finanziato per un totale di 350mila euro, gli interventi prevedono la predisposizione della sala accoglienza all’ingresso del campo con realizzazione degli impianti elettrico e termico e dei servizi igienici; la messa in sicurezza delle due baracche più importanti, quelle che conservano i graffiti; la rimozione dell’amianto; la riparazione dei tratti danneggiati del muro di cinta; gli arredi (sedie, tavoli, pc, videoproiettore, impianto audio); il miglioramento della viabilità di accesso; nonché gli allacci alle reti idrica e fognante e l’allestimento di una infrastruttura minima museale. La riqualificazione del circuito Campo 78-Eremo e Abbazia prevede l’utilizzo dei fondi Masterplan per un importo complessivo di 950 mila euro. Di tempo ne è passato ma per l’ex campo di prigionia sembra arrivata la volta buona. L’obiettivo- come hanno spiegato gli addetti ai lavori- è quello di conservare il luogo di storia, restituendo ad esso un volto più decoroso. Un percorso lungo e complesso, per dirla con le parole del sindaco di Casini, che “mette la prima pietra per la valorizzazione di un intero hub culturale”. Prevista per i prossimi giorni la consegna del piazzale dello chalet dell’Eramo di S. Onofrio. Restano da definire le modalità di gestione. Una seconda fase non di poco conto.  Andrea D’Aurelio

 

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