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*OR* n.11/10 - operatori sanitari - medici - pediatra controlla la pressione arteriosa a un bambino - ambulatori sanitari - cure mediche

SULMONA – “Ancora una volta lo schiaffo giunge sulla faccia della nostra sanità ma questa volta a farne le spese sono i nostri figli, il nostro futuro”. Anche la Cisl Medici alza la voce per la perdurante emergenza pediatra che da sei mesi a questa parte sta mettendo in ginocchio Valle Peligna e Valle Subequana. Dal 1 gennaio due dottoresse sono andate in pensione e la Asl ha messo a disposizione un’altra unità ma solo per dieci ore a settimana. Per le famiglie oltre il danno è arrivata la beffa. Come segnalato dal Tribunale per i diritti del Malato e da Onda Tg in molti hanno dovuto rinunciare al pediatra di fiducia per quello “temporaneo”, nominato dalla Asl con contratto a tempo determinato di undici mesi. Una situazione che genera rabbia e malcontento. “La Cisl Medici” interviene la dottoressa Gianna Tollis “ritiene che la scelta messa in campo non sia una soluzione per la sanità di questo territorio. Ancora più grave è il trattamento riservato alla Valle Subequana che, innanzitutto non ha pediatri a cui rivolgersi anche privatamente, e soprattutto è lontana e con una viabilità difficile rispetto alle città più vicine Sulmona e L’Aquila. Ancora una volta non si è voluto trovare una soluzione migliore, più conforme alle esigenze di un territorio vasto e con molte problematiche, anche se poco popoloso. Ancora una volta lo schiaffo giunge sulla faccia della nostra Sanità ma questa volta a farne le spese sono i nostri figli, il nostro futuro”. Intanto crescono i ricorsi al Pronto Soccorso anche per situazioni che non sono prettamente di urgenza, mettendo ulteriormente in crisi il pronto soccorso e la Pediatra dell’ospedale di Sulmona alle prese con la carenza di organico. Si rendono necessari interventi non per calmierare le difficoltà ma per risolverle definitivamente.

Andrea D’Aurelio

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