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SULMONA – Calendari pieni e prenotazioni bloccate fino a fine anno. Non cambia la musica per la sanità territoriale, intra ed extra ospedaliera, nonostante i due anni di pandemia appena trascorsi che hanno ricordato l’importanza di potenziare gli organici per creare un sistema solido in grado di fronteggiare l’ordinario e le emergenze. L’elenco delle liste d’attesa continua ad allungarsi, a tutto svantaggio dell’utenza più fragile che non può macinare chilometri in tutta tranquillità. Le prenotazioni sono sospese per l’endocrinologia, almeno fino al 31 dicembre, poiché il medico specialista visita nell’ambulatorio del distretto sulmonese solo un giorno a settimana. Una situazione assai grave che si ripercuote, come detto, soprattutto sugli utenti più deboli. Non se la passo meglio la reumatologia. Le prenotazioni erano state riaperte di recente ma il medico ha già provveduto a fissare gli appuntamenti fino alla fine dell’anno. Anche per questo servizio è arrivato lo stop alle prenotazioni, visto l’organico ridotto al lumicino e le prestazioni sanitarie che vengono erogate una volta a settimana. Tanto per cambiare. Tempi più lunghi anche per il doppler seppur il calendario del 2022 mantiene ancora delle caselle libere. Il quadro generale risulta tutt’altro che roseo e fa emergere una carenza di investimenti e di interesse verso la sanità che, se ridotta con visite e personale al contagocce, non può essere accessibile a tutti, a maggior ragione dell’utenza più fragile che alla fine paga le conseguenze del sistema sempre in affanno. Politici e addetti ai lavori farebbero bene a riprendere le fila del discorso. (a.d’.a.)

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