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SULMONA – Ci sono carte, bicchieri e bottiglie di vetro e di plastica ai piedi dell’Eremo di Cestino V, precisamente nel piazzale. Le foto del degrado sono state postate sulla rete sociale di facebook e già si grida alla scandalo. Si parla di turismo religioso e naturale ma con questo biglietto da visita diventa davvero difficile sperare in un’inversione di tendenza. E le responsabilità non stanno mai solo da una parte. Se è vero che la manutenzione ordinaria non deve mai mancare, soprattutto in un territorio che punta sul turismo per un rilancio socio-economico della vallata, anche il senso di corresponsabilità da parte dei cittadini deve farsi sentire ma l’inciviltà non è sinonimo di rispetto dell’ambiente. Non è la prima volta che il piazzale dell’eremo celestiniano rimbalza agli onori della cronaca per episodi di degrado e incuria. Un grande lavoro viene compiuto, periodicamente, dai volontari delle frazioni che con silenzio e abnegazione mantengono in vita tali zone. Uno sforzo però che non basta. Quando i volontari puliscono, gli incivili cominciano a sporcare.

Andrea D’Aurelio

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