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SULMONA – La Corte d’Appello dell’Aquila ha fissato per il prossimo mese di settembre l’udienza per il reclamo sulla revoca ritorsiva al Cogesa. Ad impugnare l’ordinanza del Tribunale per le imprese, che aveva certificato il difetto di giusta causa nella revoca del Cda poi tornato in auge e tuttora in funzione, era stato il comune di Pratola Pelgna assieme Sulmona, Pettorano, Pacentro, Vittorito, Tornimparte, Acciano, Cansano, Pescocostanzo, Vittorito. Con il reclamo, diverso dall’impugnazione in Cassazione, si chiede ai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila di rileggere gli atti acquisiti per una nuova decisione di merito sulla famosa delibera del 30 dicembre. Secondo i sindaci in questione emergerebbero profili di contraddittorietà nel decreto dal momento che non ci sarebbe alcun abusivo di diritto né carattere di ritorsione nella revoca. Come pure la riconosciuta legittimità degli atti esperiti da Gerardini stride con il difetto di processualitá, certificato dallo stesso Tribunale per le imprese nell’altro procedimento in essere, ovvero nel ricorso intentato dal Cda. In attesa dell’udienza il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha convocato una nuova seduta di controllo analogo per il prossimo 31 luglio. Perche, al di là delle questioni prettamente tecniche e giuridiche che poco appassionano, nessuna svolta politica si ravvede sulla definizione della nuova governance e sulle tariffe per il conferimento dei rifiuti aquilani. “Abbiamo fatto raffreddare le acque ma ora è necessario riprendere con vigore le fila del discorso”- rileva il sindaco Di Piero che nell’ordine del giorno ha inserito lo stato della partecipata, il bilancio di previsione e il nodo delle tariffe con il possibile stop al conferimento poichè dal capoluogo di regione hanno rifiutato il preventivo. Un’estate calda per il Cogesa. Si torna a discutere il 31 luglio perchè, mai come ora, la politica non può andare in vacanza.

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