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SULMONA – Un ospice per i pazienti terminali da realizzare in città, una casa comunità per i medici, la guardia attiva in chirurgia, un nuovo incarico per mettere in funzione la famigerata risonanza magnetica, rimasta in magazzino. Sono queste, in sintesi, alcune delle soluzioni individuate stamane nel corso dell’incontro tra addetti ai lavori, svoltosi in ospedale, alla presenza del Manager Asl, Ferdinando Romano, dell’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Veri, della consigliera regionale, Antonietta La Porta, del sindaco Gianfranco Di Piero e dei responsabili di reparto. Il Direttore Generale ha ribadito che si sta portando avanti l’iter per reclutare i primari delle unità complesse e ha assunto impegni anche per rispolverare la proposta dell’ambulatorio h 12, da tempo sollecitato dai medici di base. “Un presidio fondamentale”- ha ripetuto la consigliera comunale nonché medico di medicina generale, Caterina Di Rienzo, che ha rappresentato le istanze della categoria e ha ottenuto tempi concreti al riguardo. Nel reparto di chirurgia è stata introdotta la guardia arriva h 24, con due unità reclutate di recente, per alzare il livello di sicurezza del reparto e dei pazienti. Intanto dalla consigliera regionale, Marianna Scoccia, arrivano critiche, dirette all’assessore Veri. “Cosa viene a fare?”- si chiede Scoccia- “Consiglierei all’assessore di tornare a Sulmona una volta che siano stati ripristinati i 30 milioni; risolti gli annosi problemi dei tanti reparti ospedalieri a causa della mancanza di personale medico e paramedico; messa in funzione la risonanza magnetica e tante altre problematiche di cui l’assessore è a conoscenza ormai da troppi anni. Abbiamo bisogno di atti e non di chiacchiere, invito l’assessore a lavorare piuttosto che continuare a fare passerelle” conclude.

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