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PRATOLA PELIGNA – Duro attacco del candidato al consiglio regionale, Alfonso D’Alfonso, nei confronti del vice presidente uscente del consiglio regionale, Emanuele Imprudente e dei vertici del consorzio di bonifica Aterno-Sagittario di Pratola Peligna. D’Alfonso rileva che in un concorso del consorzio centro è stato selezionato il figlio dell’attuale commissario dell’ente. Non un affondo di natura legale e procedurale ma politico. Di seguito la nota:

L’AQUILA – “La rivolta in tutta Europa del mondo agricolo, anche se priva di una comune piattaforma, non ha origini ideologiche bensì economiche. La guerra in Ucraina, l’instabilità globale hanno comportato un’impennata dei costi di produzione, energia, materie prime, combustibili fossili, trasporti e logistica da non poter essere riassorbiti dal mercato, e quindi le aziende agricole stanno operando sottocosto. Questa è una crisi di sistema dove agli errori dell’Unione europea si sommano alle gravi responsabilità nazionali e regionali. Appare perciò ridicolo indicare come una causa principale della crisi la farina di insetti, che sul mercato ha un prezzo di circa 100 euro al kg – figuriamoci se è in competizione con i nostri cereali – o la carne di laboratorio che è ancora in fase sperimentale”.

Sono le considerazioni di Alfonso D’Alfonso, imprenditore agricolo di Capestrano (L’Aquila), per il quale è “offensivo per la nostra categoria la ridicola pagliacciata dei tre rappresentanti di governo nazionale e regionale messa in essere ieri sera all’Aquila da Matteo Salvini, Luigi D’Eramo ed Emanuele Imprudente“.

“Invece di chiedere scusa agli agricoltori per la reintroduzione dell’Irpef sui terreni agricoli varata all’unanimità dal governo Meloni su proposta del ministro leghista Giorgetti”, fa osservare D’Alfonso, “sono andati a promettere la sua abolizione con una notevole faccia tosta”.

“Sorvoliamo le battute sugli arrosticini come se non sapessimo che questa dop potrebbe, nel lungo periodo, ripristinare una piccolissima filiera corta con un valore economico molto ridotto e circoscritto territorialmente. Avrebbero dovuto chiedere scusa anche per la presa in giro dei ristori dello stato di calamità”, ricorda D’Alfonso, “previsto solo per il comparto vitivinicolo escludendo tutti gli altri ma prendendo in giro anche i viticultori perché non hanno previsto nessuna copertura finanziaria effettiva né vi è nessuna intesa con il sistema bancario per la sospensione dei mutui che comunque avrebbero pesanti conseguenze di rating per le aziende che vi farebbero ricorso”.

“Imbarazzante è il silenzio del vicepresidente della giunta regionale e assessore all’agricoltura Imprudente rispetto alle notizie che filtrano dal Consorzio di bonifica Aterno Sagittario. I consorzi di bonifica sono enti di diritto privato che gestiscono il servizio irriguo che di fatto vengono gestiti da Regione e associazioni di categoria (in primis Coldiretti) con i costi di gestione che paghiamo noi proprietari dei terreni”.

“L ‘assessore all’Agricoltura ha provveduto a commissariare l’ente aquilano valle del Tirino e valle Peligna con due commissari di cui la seconda dal 2020. A partire dal 2 dicembre la commissaria si avvale della collaborazione gratuita di un consulente in materia amministrativa, già qui mi chiedo: ma in tutta la Regione mancava un dirigente o funzionario con le competenze giuste? Ben presto però la consulenza gratuita si evolve in incarico professionale alla società del sig. Maurizio Monaco pari a 25.000 euro + iva per la durata di 3 mesi e mezzo. Qualche tempo dopo il rapporto evolve di nuovo, si passa a un’assunzione a tempo determinato part-time che si modifica più volte fino a definirsi in assunzione a tempo indeterminato e a questo punto con l’assenso della Regione il funzionario Monaco accede alla mobilità e si sposta nel Consorzio Centro di Chieti”.

“Ora senza indugiare sui singoli passaggi, anche perché non sta a me giudicare scelte amministrative né mi appartiene utilizzare argomentazioni che non appartengono alla politica ma ad altri poteri, guarda caso mentre proprio tutto il mondo agricolo scende in piazza perché non è più sostenibile economicamente e il sistema Consorzio ci costa circa 200 euro a ettaro incidendo in modo significativo sulla crisi delle aziende locali, apprendiamo che in un concorso del Consorzio Centro con commissione presieduta dal direttore dello stesso direttore Stefano Tenaglia, a scavalco con Pratola, affiancato dal sig. Monaco, approdato da uomo di fiducia della commissaria Adelina Pietroleonardo nel Consorzio Aterno Sagittario e poi transitato in quello Centro di Chieti e anche lui in commissione di concorso, contribuiscono a selezionare come vincitore di concorso il figlio della commissaria Adelina Pietroleonardo”, denuncia D’Alfonso.

“Per il momento mi fermo ma altrettanto imbarazzante è il silenzio di quelle associazioni che su tutto questo non hanno nulla da dire. Nei prossimi giorni ritorneremo sull’argomento consorzi, anche per quanto riguarda il processo di rielezione degli organi statutari”, conclude Alfonso D’Alfonso.

“Tutto legale? Probabilmente si, moralmente anche? Nutro forti dubbi”, rileva l’imprenditore, “anzi per i miei valori è inconcepibile. Poi mi chiedo, visto che i due consorzi sono retti da commissari di stretta fiducia dell’assessore all’Agricoltura e che i suoi uffici hanno funzioni di controllo in materia di personale, era Imprudente a conoscenza di quando accadeva? E se sì lo ha ritenuto corretto? E se ne era all’oscuro ritiene corretto che suoi incaricati di fiducia l’abbiano tenuto all’oscuro?”.

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