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SULMONA. “Prenderemo un campo qui vicino e, dopo aver organizzato una giornata ecologica, metteremo man mano le tende. Non ci stiamo assottigliando ma ci stiamo organizzando”. La proposta è arrivata da Nunzio Galletti, portavoce dei comitati di Paganica, nell’ambito del flash mob con “sequestro” del cantiere a Case Pente, organizzato dagli attivisti No Snam. Circa 50 persone si sono radunate davanti al cantiere dove la multinazionale sta realizzando la centrale di compressione con striscioni, bandiere e maschere. I comitati cittadini, attraverso un flash mob teatrale, hanno ripercorso tutto l’iter burocratico che ha portato all’apertura del cantiere. Mario Pizzola, portavoce dei comitati ha impersonato la “procura dei cittadini” mentre tre donne hanno indossato i panni della “signora Snam”. Al termine dello sketch, i comitati fanno affisso un cartello con scritto: “cantiere abusivo sequestrato dai cittadini”. “Non dobbiamo arretrare. Cominciamo a farci vedere. Mettiamo le tende”- hanno concluso i comitati

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