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SULMONA. Comincia a destare preoccupazione tra gli operatori sanitari e non, il focolaio di scabbia che è divampato da alcune settimane a Castel di Sangro. Dall’inizio dell’estate, il numero di persone infette è salito a circa una ventina, coinvolgendo non solo il personale ospedaliero ma anche alcuni parenti dei due pazienti che avevano contratto l’infezione nel reparto di medicina dell’ospedale sangrino. Uno di loro è ancora ricoverato. Alcuni operatori hanno chiesto alla direzione sanitaria di adottare delle misure più incisive e si sono rivolti perfino ai carabinieri, per chiedere di tenere sotto controllo la situazione, minacciando querele. Getta acqua sul fuoco la Asl. “La situazione è sotto controllo, dal momento che stiamo gestendo tutte le segnalazioni con terapie e trattamenti che vanno seguiti”- raccomanda il direttore sanitario, Maurizio Masciulli. La malattia provoca prurito intenso e lesioni cutanee e si trasmette principalmente attraverso il contatto fisico prolungato con una persona infetta o con oggetti contaminati come biancheria e vestiti.

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