SULMONA – I rappresentanti della cgil nella cug (comitato unico garanzia) erano stati proposti il 20 aprile 2020. All’indomani delle dimissioni in blocco del comitato, spunta la richiesta “datata” del sindacato che risale in piena emergenza covid. La fuga dall’organismo sarebbe dovuta proprio all’ingresso di una funzionaria, indicata dalla Cgil, la stessa che aveva posato nel selfie con il dito medio dagli uffici comunali. Vicenda che risale allo scorso capodanno e che aveva suscitato scalpore. Tuttavia la proposta della Cgil è vecchia di quattro anni come confermano dalla sigla sindacale. “Nessuna ingerenza. Si tratta di una richiesta che abbiamo inoltrato nel 2020. Per cui, tirare in ballo la vicenda del dito medio, appare come una vera e propria strumentalizzazione”- commenta Antthony Pasqualone. Dalla cug si sono dimessi in sette: Riccardo Rucci, Nicola Trinchini, Mario Ciamacco, Marianna Baldini, Antonella Imperatore e Loris Coccione e la dirigente, Filomena Sorrentino. Non ha lasciato l’organismo solo Gabriella Mininni. Le dimissioni sono state sottoscritte contestualmente e comunicate al sindaco, Gianfranco Di Piero, al personale della struttura e alle organizzazioni sindacali. “I dimissionari non hanno condiviso le tempistiche e le modalità d’ingresso del nuovo componente”- si legge nell’atto che segna una nuova frattura interna per il comune. Il fattore scatenante riguarda proprio la spinta per l’ingresso nel comitato di una dipendente dell’ente, in rappresentanza di un’organizzazione sindacale. Circostanza che ha scatenato la reazione della quasi totalità dei componenti dell’organismo che hanno rimesso il proprio mandato nelle mani del sindaco, non condividendo l’indicazione che era arrivata sul tavolo della cug. La donna infatti era una delle tre che, lo scorso 31 dicembre, aveva posato nella foto con il dito medio, scattata negli uffici comunali e postata sulla rete sociale di facebook. Un episodio che suscitò clamore tant’è che, dopo la presentazione di un esposto anonimo, era stato aperto un procedimento disciplinare a carico delle tre, accusate di aver leso l’onorabilità del comune. Le dipendenti in questione si erano subito difese, chiarendo che si trovano in comune di domenica per sbrigare provvedimenti utili per la città e una di loro non era nemmeno in servizio. Secondo le tre è stato l’esposto anonimo a gettare fango sull’immagine del comune. Ma la CGIL non ci sta, facendo notare che le indicazioni di rappresentanza erano state formulate nel 2020. Per cui nulla hanno a che vedere con il dito media. Il comitato unico di garanzia si occupa, tra le altre cose, “di promuovere le pari opportunità di genere e il benessere dei lavoratori, contrastare le discriminazioni legate all’ambiente lavorativo, migliorare il benessere organizzativo, al fine di favorire incrementi di produttività e di qualità del lavoro e migliori rapporti tra cittadini e l’ente”. Con le dimissioni in blocco, ratificate, il comitato dovrà essere ricomposto ex novo. “Sono venuto a conoscenza di questa comunicazione. L’obiettivo della cug va di pari passi con la nostra linea politica che è quella di favorire un clima di benessere tra i lavoratori. Per questo affronteremo il problema”- conclude il sindaco, Gianfranco Di Piero.