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SULMONA – Niente cavalli ma solo banda statica e percorsi brevi. Il Questore dell’Aquila ha “vietato” questa mattina il corteo funebre per le esequie di Arcangelo Di Rocco, l’anziano di Sulmona di origine rom, morto nella giornata di ieri. I funerali si sono svolti nella Chiesa di San Giovanni Evangelista e per accompagnare il feretro dall’abitazione dell’estinto all’edificio di culto e dalla Chiesa al cimitero si è tenuto solo un breve corteo con le auto, evitando “qualsiasi forma di spettacolarizzazione”, per questioni di ordine pubblico. La famiglia ha contestato il provvedimento del Questore perché il rituale delle esequie rom rientra nella loro cultura e della tradizione. Ma andiamo con ordine. Il Questore ha “vietato il trasporto in forma solenne della salma, con divieto di effettuare qualsivoglia corteo di persone o autovetture” e ha prescritto che “immediatamente dopo la celebrazione delle esequie la salma dovrà essere trasportata, sempre a mezzo carro funebre ordinario a motore, esclusivamente nel luogo di tumulazione, evitando qualsiasi forma di spettacolarizzazione”. La Questura ha ordinato pure di seguire i percorsi più brevi e “l’eventuale presenza di una formazione musicale in luogo pubblico sarà consentita esclusivamente in forma statica, soltanto nelle adiacenze della Chiesa e per la sola esecuzione di brani funebri”. Un provvedimento quello della Questura che è stato emesso per evitare di “ingenerare nella cittadinanza forme di tensione, preoccupazione e dissenso, con possibili turbative dell’ordine pubblico e pregiudizio della sicurezza pubblica”. “Siamo amareggiati da questo divieto, perchè la nostra tradizione nel funerale di un familiare non ha mai costituito alcun pericolo e non sarebbe accaduto nulla di grave” – commentano i familiari dell’estinto amareggiati mentre persone vicine alla famiglia rom ricordano Arcangelo come “una persona di grandi valori che ha sempre lavorato con i cavalli e che meritava un funerale nel pieno rispetto della tradizione”. Il provvedimento del Questore è stato applicato anche in altre zone della Provincia e della Regione. E oggi a Sulmona ha fatto parlare di sé.

Andrea D’Aurelio

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