SULMONA – Quattro condanne e due assoluzioni. È questo l’esito del processo di primo grado per la vasta inchiesta sui “furbetti del cartellino” del comune di Sulmona. La condanna, inflitta dal giudice, Francesca Pinacchio, è arrivata per V.P., F.V. e M.S.,alla pena di un anno di reclusione e 400 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del comune di Sulmona, parte civile nel processo. Un anno e mezzo di reclusione più mille euro di multa è la pena per S.P. Assolti per incapacità d’intendere e volere al momento del fatto M.C. e G.D.S. L’inchiesta condotta dalla guardia di finanza, nel 2016, nel Comune di Sulmona, aveva visto indagate inizialmente quarantotto persone, per aver timbrato falsamente i badge ed essersi assentate senza giustificazione dal posto di lavoro. Dei 48, 24 erano stati iscritti sul registro degli indagati. Per 15 dipendenti arrivò l’archiviazione mentre gli altri sono andati a processo di cui due davanti al gup. Nel filone contabile dell’inchiesta erano stati condannati a risarcire sette dei dipendenti. L’unico licenziamento arrivato nel filone disciplinare era stato annullato perché inflitto in ritardo