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SULMONA – Un incontro in Procura per fare il punto della situazione e conoscere il quadro completo dell’inchiesta. Questo il filo conduttore del vertice di questa mattina in Tribunale fra il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Bellelli e Sylvia Kranz, funzionario pubblico nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con cui il Comune di Sulmona ha sottoscritto una convenzione, in merito alla vicenda dei furbetti del cartellino di Palazzo San Francesco. Dopo i 24 avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Sulmona e le 25 notifiche di danno erariale emanate dalla Corte dei Conti, comincia a muoversi il terzo filone dell’inchiesta che prevede indagini ed eventuali sanzioni disciplinari da parte della commissione preposta. Proprio la Procura, a conclusione delle indagini, ha già archiviato o stralciato diverse posizioni. Un quadro che fa capire come l’indagine rischia di sgonfiarsi. La Kranz vuole operare in assoluta serenità e nei giorni scorsi, in una nota inviata alla stampa, ha spiegato la sua linea di intervento. “Voglio precisare”- ha detto- “che non svolgo affatto funzioni di tagliatrice di teste. Il ruolo del mio ufficio, che opera anche per conto del comune di Sulmona, ha natura tecnica ed imparziale e, in tale funzione, in pieno accordo con la Giunta ed il Sindaco di Sulmona, quando saremo ufficialmente informati, potrò valutare senza pregiudizi e, mi auguro in piena serenità, quali responsabilità disciplinari emergeranno”. La Kranz spiega ancora che “saranno, come di norma accade, posti alla mia attenzione comportamenti presumibilmente di diverso grado di gravità, sia sotto il profilo oggettivo che delle motivazioni e giustificazioni, che i dipendenti indagati potranno rappresentare nei colloqui difensivi. Dopo tanti mesi di indagini il clima organizzativo nel comune di Sulmona si riflette inevitabilmente sul rendimento delle strutture. Umanamente è comprensibile e sarà fatto ogni sforzo quindi nell’interesse dei cittadini, dei dipendenti e dell’amministrazione perché si giunga a far luce sulle vicende nel più breve tempo possibile garantendo i diritti delle difese, per consentire a tutti di riprendere a garantire i servizi che i sulmonesi chiedono e si attendono dal proprio comune”- conclude il funzionario.

Andrea D’Aurelio

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