SULMONA – Nuove ipotesi di indebita percezione del reddito di cittadinanza si vanno ad aggiungere ai casi già accertati nel corso dei controlli chiusi dai carabinieri all’inizio dell’anno. In diciassette sono finiti nel mirino della Procura della Repubblica di Sulmona dopo gli accertamenti esperiti dai militari dalla compagnia dei Carabinieri di Castel Di Sangro. Numerosi i controlli effettuati, in questa seconda fase, sulle zone della valle dell’Aterno, con 4 irregolarità riscontrate dai militari delle stazioni di Cagnano, Montereale e Sassa;
dell’Alto Sangro, con ben 17 violazioni accertate dalla stazione di Pescasseroli, e della Marsica, con 3 illeciti individuati dalla stazione di Magliano dei Marsi. Le ispezioni dei carabinieri hanno dato modo di stimare un esborso, non dovuto dallo Stato, di oltre 100euro in favore della schiera di soggetti, italiani e stranieri, che avrebbero certificato in atti dichiarazioni mendaci circa i requisiti richiesti dalle vigenti normative, traendo, così, in errore gli enti preposti alla definizione dei sussidi. Ora, le 24 posizioni esaminate dai carabinieri dei presidi del comando provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro sono state segnalate alle competenti autorità per le valutazioni sotto l’aspetto penale/amministrativo, nonché per l’immediata interruzione del contributo e il successivo recupero delle somme ottenute in maniera fraudolenta.
Sono in previsione ulteriori controlli affidati ai comandi di stazione carabinieri capillarmente presenti sul territorio della provincia aquilana.