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SULMONA – Aveva dato in escandescenza al ristorante, danneggiando gli arredi e ferendo perfino gli operatori di Polizia intervenuti sul posto. Una vicenda giudiziaria che, a distanza di tre mesi, resta solo un brutto ricordo per un 34 enne di Sulmona, rimesso in libertà l’altro giorno dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco. Il giovane era finito prima in carcere e poi a domiciliari con braccialetto elettronico. Il Gip, accogliendo la richiesta del suo legale, Maria Grazia Lepore, ha sostituito la misura cautelare con l’obbligo di firma. Una libertà sotto l’albero, ad una settimana esatta dal Natale, con la prescrizione di presentarsi quotidianamente presso gli uffici di polizia giudiziaria. I fatti risalgono allo scorso 10 settembre quando il giovane, che si trovava all’interno del locale per un battesimo, avrebbe dato in escandescenza, danneggiando gli arredi del ristorante e rischiando di ferire i commensali che erano al tavolo con lui. In evidente stato di alterazione avrebbe perfino resistito alla forza pubblica, aggredendo gli agenti e i Carabinieri intervenuti con spunti, botte e insulti. Una furia cieca che aveva creato non poca fibrillazione. La calma era tornata in pronto soccorso dove il giovane era stato trasportato per i controlli. Al giudice aveva detto di non ricordare nulla. Ma ora, per dirla con le parole del diretto interessato, è acqua passata. Libero con obbligo di firma come “regalo” di Natale in attesa della chiusura delle indagini.

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