SULMONA – Rubano le attrezzature fotografiche ma dimenticano gli occhiali. I ladri frettolosi hanno lasciato qualche traccia ieri nello studio fotografico di Angelo D’Aloisio, dove hanno rubato tutti gli strumenti del mestiere per un valore complessivo di 15 mila euro. Un piccolo passo falso gli autori del gesto lo hanno fatto e ora si spera di poter risalire alla loro identità , anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nel perimetro della circonvallazione occidentale dove ricade l’attività . La Polizia Scientifica, che ha effettuato tutti gli accertamenti del caso, ha individuato le impronte di una scarpa riconducibile al ladro oltre a rinvenire gli occhiali che il malvivente ha lasciato nel negozio forse per distrazione o perchè preso dalla fretta. Tutto lascerebbe pensare che non si tratta di un’operazione eseguita da esperti. Sul caso sta indagando la Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, che sta visionando le immagini delle telecamere con la speranza di restringere il campo d’azione. E intanto per il fotografo sulmonese cresce la solidarietà . Dopo il furto subito nella giornata di ieri, alcuni dei suoi colleghi si sono fatti subito avanti per mettere a disposizione le loro attrezzature fotografiche mentre in città si susseguono messaggi e iniziative solidali. I gestori del Soul Kitchen stanno promuovendo una raccolta fondi tant’è che nelle prossime ore saranno divulgate tutte le coordinate utili. Incredulità e sgomento sono i sentimenti che predominano all’indomani del fatto. Erano circa le 13 di ieri quando D’Aloisio lascia il negozio per la pausa pranzo. Poi torna indietro per controllare se aveva dimenticato le sigarette e, a quel punto, fa l’amara scoperta. La porta del negozio è semi aperta e ci sono segni di effrazione. Probabilmente è stata forzata con qualche attrezzo. Tutto è in ordine, fatta eccezione di qualche cassetto rovistato. Mancano all’appello però le attrezzature fotografiche. Da lì la richiesta di intervento alla Polizia che, con gli uomini della Scientifica, si è recata sul posto per i rilievi rito. A mettere a segno il furto potrebbe essere stata una sola persona ma non è escluso che fuori il negozio poteva esserci un complice per fare da palo. Al momento è solo un’ipotesi. I residenti della zona, d’altronde, non si sarebbero accorti di nulla. Non si tratta di un semplice furto se si considera che, quelle attrezzature, servivano per promuovere la città e il territorio attraverso le inconfondibili foto della pagina Oneshootlive. Per questo si moltiplicano gesti di affetto e vicinanza per D’Aloisio.
Andrea D’Aurelio